Il modello scelto dalla Cooperativa è quello di un’accoglienza diffusa il più possibile in piccoli nuclei distribuiti in diverse località del territorio, questo sia per facilitare il processo di conoscenza reciproca con la comunità – meno facilmente attuabile nelle accoglienze numerose dei centri collettivi – sia per attenuare l’impatto che le presenze numerose provocano sulla percezione – spesso distorta – del fenomeno migratorio nelle nostre comunità.  Ad oggi AltraVia può vantare di avere promosso l’accoglienza su tutto il territorio provinciale, da Livigno a Chiavenna.

Il modello scelto dalla Cooperativa è quello di un’accoglienza diffusa il più possibile in piccoli nuclei distribuiti in diverse località del territorio, questo sia per facilitare il processo di conoscenza reciproca con la comunità – meno facilmente attuabile nelle accoglienze numerose dei centri collettivi – sia per attenuare l’impatto che le presenze numerose provocano sulla percezione – spesso distorta – del fenomeno migratorio nelle nostre comunità.  Ad oggi AltraVia può vantare di avere promosso l’accoglienza su tutto il territorio provinciale, da Livigno a Chiavenna.

AltraVia partecipa ai tavoli del Coordinamento Nazionale per l’Immigrazione di Caritas nazionale, aderisce alla rete di Enti di accoglienza Caritas-Acli, che hanno redatto la “Carta dell’accoglienza dei richiedenti asilo”, un documento che sintetizza i valori e gli standard operativi, con la duplice finalità di fornire una linea guida operativa per il lavoro dell’accoglienza che di focalizzare l’attenzione del mondo politico sulla necessità di garantire un lavoro di qualità.